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RISCHIO IRREGOLARITA’
L’amministratore del condominio convocherà un’assemblea per invitare i condòmini a far pervenire offerte da parte di imprese disponibili a eseguire l’appalto per cappotto termico e facciata, consistente in due stati avanzamenti lavori (SAL) , per poter fruire del superbonus del 110% con cessione e sconto in fattura .
Esiste il rischio di revoca del diritto al superbonus se , dopo l’avvio dei lavori, si verificassero irregolarità da parte del direttore dei lavori e/o dell’impresa e/o dell’amministratore condominiale ?
E come ci si può muovere per scongiurare questa ipotesi o per agire contro i responsabili ?

In presenza di irregolarità, il rischio di successiva comminatoria di decadenza dal beneficio esiste sempre. Mentre per le asseverazioni non veritiere è prevista una polizza assicurativa che risarcirebbe il beneficiario della detrazione, per le altre irregolarità ci si dovrà rivalere in sede civilistica come per tutti i bonus fiscali.

UNITA’ COLLABENTI
Per una unità collabente (di categoria catastale F/2) quali sono gli interventi possibili per beneficiare della detrazione fiscale del 110 per cento ?
La prassi dell’ Agenzia delle Entrate ha chiarito che il fabbricato collabente , accatastato F/2, può essere interessato da interventi edilizi rilevanti ai fini delle detrazioni ecobonus e sisma bonus , a condizione che il titolo abilitativo edilizio faccia riferimento a una ristrutturazione edilizia e non a un intervento di nuova costruzione .
Ciò significa che , fatte salve le innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica , laddove del fabbricato collabente sia rispettata l’originaria volumetria , potranno essere posti in essere interventi rilevanti in materia sismabonus e di isolamento termico/cappotto, agevolabili al 110% (mentre, in assenza di impianti di riscaldamento da sostituire, questo intervento non sarà agevolabile al 110%) .

CAPIENZA FISCALE
Sono proprietario di una casa unifamiliare da ristrutturare (cappotto, tetto, serramenti) .
Ho una capienza IRPEF di 8mila euro che non copre il valore dei rimborsi 110% a cui avrei diritto .
Se cedessi il mio credito d’imposta alla banca , riuscirei a recuperare l’intera quota ?

Inoltre vorrei capire se , con la cessione del credito , perderei per cinque anni la possibilità di utilizzare la capienza IRPEF per spese sanitarie, detrazioni figli a carico .
In caso di cessione del credito il recupero, oltre che essere immediato , supera il problema della scarsa capienza , anche se bisogna mettere in conto la riduzione operata dalla banca per acquisire il credito .
Con la cessione , la capienza reddituale resta intatta per le altre detrazioni indicate nella domanda del lettore .

UNITA’ NON DEL TUTTO AUTONOMA
Abito in una vecchia casa di campagna divisa in quattro appartamenti autonomi , ma con ingressi su un vano scale comune .
Vista l’impossibilità di fruire del bonus per il riscaldamento come elemento trainante (in quanto non c’è il requisito dell’ingresso indipendente) , è possibile fruirne come elemento trainato facendo il cappotto (intervento trainante)?

Il caso descritto permette di approfondire la nuova nozione di cui all’Articolo 119 , Comma 1 , Lettera a , del Decreto Rilancio , relativa all’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari ma funzionalmente indipendente e con accesso autonomo dall’esterno .
La norma non richiede il requisito dell’accesso autonomo «su pubblica via»: e ciò consente di sussumere nella categoria di edifici in esame tutte quelle situazioni in cui le singole unità immobiliari presentano accesso indipendente su corti comuni , eventualmente chiuse da un unico cancello o portone d’ingresso .
In ogni caso , la fattispecie descritta non rientra nella casistica , perché le singole unità immobiliari descritte non hanno accesso autonomo all’esterno , ma attraverso un vano scala comune .
Tuttavia , ciò non impedisce la realizzazione del cappotto sull’intero edificio , incidendo le caratteristiche strutturali di quest’ultimo esclusivamente sul massimale di spesa , che risulta essere pari a 40mila euro per unità immobiliare (e non a 50mila euro, come sarebbe stato se le quattro unità avessero avuto accesso esterno indipendente)
.
In ogni caso , l’edificio potrebbe ammettere anche un intervento sull’impianto di climatizzazione , con sostituzione di quelli preesistenti (che pare di intuire essere autonomi) con uno centralizzato .