Se dal muro o dalla parete di un locale in calcestruzzo si formano goccioline d’acqua – o peggio ancora dei rivoli che creano pozze sulla pavimentazione -, è giunto il momento di intervenire. La tecnica più innovativa per contrastare le infiltrazioni, peraltro anche maggiormente vantaggiosa dal punto di vista economico rispetto ai metodi tradizionali, è quella delle resine poliuretaniche idroreattive e idroespansive. Soprattutto perché non si pratica alcuna demolizione.
Un intervento tipo sul calcestruzzo diventa perciò normale routine:
· Individuazione della zona compromessa dall’infiltrazione d’acqua (foto 1);
· Foratura in diversi punti del calcestruzzo, mediante l’impiego di un apposito tassellatore, in cui saranno posizionati gli iniettori a chiusura stagna (foto 2);
· Inserimento, nei fori precedentemente eseguiti, degli iniettori attraverso cui sarà iniettata la resina poliuretanica idroreattiva e idroespansiva a pressioni elevate, fino a 200 bar (foto 3);
· La resina iniettata reagisce a contatto con l’acqua, espandendosi da 8 a 40 volte rispetto al suo volume iniziale (foto 4)
· La lavorazione termina con il collaudo a due settimane dall’iniezione, con la rimozione della resina idroreattiva e idroespansiva in eccesso, il taglio degli iniettori e la rifinitura finale (foto 5)
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